FRANCESCO JODICE

Napoli, 1967



 

 

Opening 15 novembre 2025 ore 12:00 

15 novembre 2025 - 15 gennaio 2026 

Martedì - Sabato 13:00 - 18:00 

GMR, Giudecca 800 Q

La Galleria Michela Rizzo è lieta di presentare Boulder, la mostra collettiva che andrà a concludere il percorso espositivo nella sede degli ex birrifici. La mostra, che inaugurerà sabato 15 novembre 2025 alle ore 12:00, vedrà in dialogo l’opera di Hamish Fulton con quelle di Matthew Attard, Ivan Barlafante, Michael Höpfner, Francesco Jodice, Ryts Monet, Maurizio Pellegrin, Cesare Pietroiusti, David Rickard, Antonio Rovaldi, Mariateresa Sartori, Claudio Tesser e Silvano Tessarollo. 

Boulders nasce dall’opera Boulder di Hamish Fulton, artista britannico che ha fatto del cammino un linguaggio artistico e un atto di consapevolezza. Basato sull’esperienza diretta del paesaggio e su una concezione radicale del rapporto tra arte e natura, il lavoro di Fulton diventa il punto di partenza per un dialogo corale e intergenerazionale attorno al simbolo del masso, emblema di forza, permanenza e memoria del paesaggio. 

All’interno di questo orizzonte, gli artisti in mostra si dispongono secondo differenti gradi di prossimità al pensiero di Fulton. Michael Höpfner e Antonio Rovaldi ne condividono in modo più diretto l’approccio esperienziale e meditativo: entrambi indagano il cammino come strumento di conoscenza e di immersione nel paesaggio, restituendone la dimensione fisica e interiore attraverso disegni, fotografie e installazioni. 

Più laterali ma profondamente affini nella tensione poetica sono Mariateresa Sartori, Matthew Attard e Ivan Barlafante, che traducono il rapporto con la natura in linguaggi di percezione e di pensiero. Sartori presenta una grande installazione realizzata con la tecnica del frottage, dedicata alle materie di sassi e sabbie, accompagnata da un libro che intreccia sguardo artistico e osservazione scientifica. Attard, attraverso il disegno e l’uso del pen plotter, trasforma scansioni tridimensionali di massi in tracciati grafici che fondono precisione digitale e intervento manuale, esplorando i limiti della percezione e dell’immagine. 

Attorno a questi nuclei si raccolgono artisti che, pur partendo da linguaggi e prospettive differenti, ampliano la riflessione sul legame tra uomo, natura e spazio. David Rickard esplora le relazioni materiali e percettive tra architettura e ambiente; Ryts Monet, Maurizio Pellegrin, Cesare Pietroiusti e Francesco Jodice offrono visioni concettuali e narrative che aprono il tema del paesaggio a nuove geografie culturali e sociali. In particolare, Jodice presenta un’opera di grandi dimensioni tratta dal progetto WEST, un viaggio attraverso le città nate durante la corsa all’oro e oggi abbandonate, in cui il paesaggio diventa archivio di utopie e fallimenti. 

Silvano Tessarollo e Claudio Tesser propongono lavori in cui la natura si rivela nella sua fragile concretezza, tra memoria, tempo e trasformazione. A fare da fulcro alla mostra saranno due wall painting di Hamish Fulton, Glacial Boulder e Rivisiting The Boulders, che occuperanno una parte significativa dello spazio, conferendo forma e respiro all’intero progetto. 

Con Boulder, la Galleria Michela Rizzo conclude una stagione importante del proprio percorso alla Giudecca, affidando all’immagine del masso – saldo e immobile ma al tempo stesso plasmato dal tempo – il compito di custodire la memoria di un luogo e di un tempo condiviso. Un approdo che è anche una soglia: l’ultimo passo prima di una nuova direzione.

Francesco Jodice (Napoli, 1967) vive attualmente a Milano. La sua pratica artistica esplora il paesaggio sociale in evoluzione del nostro tempo, con un particolare focus sui fenomeni antropologici urbani e sulla creazione di nuovi processi partecipativi. Il suo lavoro si propone di stabilire un terreno comune tra arte e geopolitica, presentando la pratica artistica come una forma di poesia civile.

Insegna nel programma biennale in Arti Visive e Studi Curatoriali e nel MA in Fotografia e Design Visivo presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È stato uno dei fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche italiane e internazionali. Negli anni, Jodice ha esposto in importanti istituzioni internazionali, tra cui la Tate Modern di Londra (2007), il Museo Nacional del Prado di Madrid (con una mostra personale nel 2011 e una collettiva nel 2018), il Fotomuseum Winterthur in Svizzera (2017) e il Museu Nacional dos Coches di Lisbona (2020). In Italia, Jodice ha esposto anche in luoghi altrettanto importanti, tra cui il Museo d'Arte Contemporanea Castello di Rivoli di Torino (2015), il MAMbo di Bologna (2010), CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino (2016) e il Museion di Bolzano (2009, 2011). L'artista ha inoltre partecipato a tre edizioni della Biennale di Architettura di Venezia (2003, 2006, 2010), consolidando la sua presenza multidisciplinare sulla scena artistica. I suoi principali progetti includono What We Want, un atlante fotografico che esplora il paesaggio come proiezione dei desideri delle persone; The Secret Traces, un archivio urbano sperimentale sulle ombre; e Citytellers, una trilogia cinematografica sulle nuove forme di urbanizzazione. I suoi lavori più recenti—Atlante, American Recordings, West e Rivoluzioni—esplorano il futuro del mondo occidentale. Nel 2022, con il supporto del Consiglio Italiano, conclude il progetto West, una ricerca decennale sull'immaginario che la storia americana ha generato e diffuso nel mondo e le ragioni del crollo di questo impero attraverso l'investigazione della sua simbologia. Nel 2023, ha partecipato alla mostra Altrove/Elsewhere, curata da Bartomeu Marì alla Galleria Michela Rizzo, e alla mostra personale West presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Galerie Chateau d’Eau di Tolosa (Francia). Questo ultimo progetto - West - dopo Tolosa e Napoli, sarà esposto anche a Washington e San Francisco. Francesco Jodice è uno dei vincitori della quarta edizione del bando pubblico Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con il progetto What We Want. Questo bando prevede il finanziamento per l’acquisizione di opere fotografiche contemporanee da aggiungere alle collezioni pubbliche italiane, con il Museo MADRE di Napoli che riceverà specificamente l’opera. Nel 2025 Jodice ha partecipato alla 18ª Quadriennale d’arte di Roma, Fantastica, al Palazzo delle Esposizioni presentando il film Rivoluzioni come uno dei 54 protagonisti selezionati dalla curatrice Emanuela Mazzonis di Pralafera; alla mostra fotografica WEST all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco presso INNOVIT con 18 opere esposte per la prima volta negli Stati Uniti. Infine ha presentato il 16 ottobre al MAXXI di Roma il documentario Oltre il confine con le immagini di Mimmo e Francesco Jodice, scritto e diretto da Matteo Parisini, che racconta il dialogo tra le due visioni fotografiche dei Jodice tra universo familiare, sperimentazione e cultura urbana.