FRANCESCO JODICE

Napoli, 1967



Money Money Money
Denaro, valore, speculazione

Nanni Balestrini, Francesco Jodice, Andrea Mastrovito, Fabio Mauri, Antoni Muntadas, Cesare Pietroiusti, Lucio Pozzi, Aldo Runfola e Ryts Monet

A cura di Elena Forin

3 febbraio 2021 - 13 marzo 2021

Mar - Sab | 11.00 - 18.00

La Galleria Michela Rizzo inizia il percorso espositivo del 2021 misurandosi con il concetto di ‘valore’ e ni di costo.
A intersecare il ragionamento sull’opera e il suo valore è anche Cesare Pietroiusti che con Mangiare denaro - un’asta/Eating Money - an Auction, ideata e realizzata con Paul Griffiths, e in
generale con il ciclo Paradoxycal Economies, si sofferma su possibilità e varianti del tema dello scambio. La performance, svoltasi nel 2005 in Viafarini a Milano, metteva in scena un’asta in cui gli avventori potevano offrire una cifra corrispondente alla somma di due banconote (ad esempio 20€+10€, o 200€ e 100€ come nel caso di chi si era aggiudicato l’asta a Milano) e al miglior offerente spettava la vincita, ovvero la restituzione delle due banconote dopo essere state ingerite ed evacuate dagli artisti, unitamente a un certificato. Il denaro, in questa prospettiva, da semplice strumento/elemento di transazione diviene parte cruciale del processo artistico, facendo letteralmente coincidere l’azione con la sua dimensione economica: la pratica creativa, il valore dell’operazione, il senso stesso dello scambio e la dinamica dell’accordo sono integrati in un unico procedimento, attivato da un desiderio anch’esso sfaccettato, e che in questo caso ha a che fare con gioco, competizione, produzione, possesso, autenticità e acquisizione.

Il percorso costruito attraverso queste e altre opere degli autori menzionati, auspica una riconsiderazione del concetto di ‘valore’ a partire dagli innumerevoli fattori che queste straordinarie visioni fanno emergere. Le riflessioni spesso nascoste, latenti o invisibili nella gestione quotidiana del denaro, le forme di attenzione nei confronti di elementi spesso ritenuti neutrali, insieme a modalità di ricerca capaci di attivare una reciproca consapevolezza tra l’individuo e il sistema, costituiscono alcune delle azioni e strategie di Money Money Money. Un avvertimento, elaborato tramite l’arte visiva, per farci riflettere sui pericoli che si insinuano nella superficialità, spesso ingenua, con cui affrontiamo ogni giorno il tema del denaro.

Un ringraziamento speciale a Simone Frittelli.

 

 

Francesco Jodice (Napoli, 1967). Vive a Milano.

La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo con particolare attenzione ai nuovi fenomeni di antropologia urbana. I suoi progetti mirano alla costruzione di un terreno comune tra arte e geopolitica, proponendo la pratica della prima come poetica civile.

Presso la NABA di Milano è docente di Fotografia per il master di Cinema & New Media e tiene un corso di Antropologia Urbana Visuale presso il Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali. Sempre in collaborazione con la NABA insegna presso il master in Photography and Visual Design della Fondazione Forma.

E’ stato tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder. Ha partecipato alla dOCUMENTA, la Biennale di Venezia, la Biennale di Sao Paulo, alla Triennale dell’ICP di New York, ha inoltre esposto alla Tate Modern a Londra, al Castello di Rivoli e al Prado. Tra i progetti principali l’atlante fotografico ‘What We Want’, l’archivio di pedinamenti urbani ‘Secret Traces’ e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo ‘Citytellers’

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