[siteorigin_widget class="BWGControllerWidget"][/siteorigin_widget]
Milano, 1944

La Galleria Michela Rizzo è lieta di presentare Shanghai, la mostra che segna il ritorno del grande fotografo Gabriele Basilico nella città lagunare, in collaborazione con l’Archivio Gabriele Basilico.
La mostra costituisce l’esito di un progetto fotografico avviato nel 2010 in occasione dell’Esposizione Universale di Shanghai, durante la quale Basilico fu invitato a documentare il Padiglione Italiano. L’esposizione in galleria non rappresenta un semplice ritorno su quelle immagini, ma si configura come una tappa necessaria, capace di restituire alla ricerca dell’artista una dimensione autonoma e riflessiva, al di là della committenza e del contesto d’origine.
Attraverso l’incontro tra sguardo analitico e sensibilità poetica, il lavoro di Basilico diventa così una lente critica, dove lo spazio urbano si rivela nel suo divenire: un laboratorio a cielo aperto, un crocevia in cui architettura e identità si confrontano nella tensione tra passato e futuro.
Shanghai, città divisa dal fiume Huangpu, si offre all’obiettivo dell’artista come un doppio paesaggio: da un lato la memoria storica dei quartieri di Puxi, dall’altro l’ascesa vertiginosa di Pudong, con i suoi grattacieli in continua espansione. Questo contrasto diventa per Basilico materia visiva e concettuale, riflesso di un equilibrio precario tra permanenza e mutamento.
Le sue immagini – precise, rigorose, spesso realizzate dall’alto – catturano la complessità di un tessuto urbano in trasformazione, dove la trama dei vecchi shikumen si dissolve sotto la pressione di una modernità che non conosce tregua. Nelle vedute notturne, la città si accende di luci cangianti: un corpo vivo che respira giorno e notte, sospeso tra realtà e rappresentazione.
Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013), dopo la laurea in architettura (1973), si dedica con continuità alla fotografia. La forma e l’identità delle città e i mutamenti in atto nel paesaggio urbano sono fin dagli esordi i suoi ambiti di ricerca privilegiati. “Milano. Ritratti di fabbriche” (1978-80) è il primo lavoro dedicato alla periferia industriale e corrisponde alla sua prima mostra in un museo (1983, Padiglione di Arte Contemporanea, Milano). Nel 1984 è invitato a far parte della Mission Photographique de la DATAR, voluta dal governo francese, e documenta le coste del nord della Francia. Nel 1991 partecipa a un’altra missione fotografica internazionale a Beirut, alla fine della guerra durata oltre 15 anni. A Beirut tornerà altre tre volte: nel 2003, nel 2008 e nel 2011. Nel 1996, con Stefano Boeri, realizza un’accurata indagine sui mutamenti del paesaggio, “Sezioni del paesaggio italiano”, che verrà presentata alla VI Biennale di Architettura di Venezia. Nel corso degli anni ha realizzato moltissimi lavori di documentazione di città in Italia e all’estero. Tra i suoi ultimi lavori gli importanti progetti fotografici su San Francisco (2007, per incarico del SF Museum of Modern Art), Mosca (2008), Istanbul (2010), Shanghai (2010), Beirut (2011), Rio de Janeiro (2011). Nel 2012 partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia con il progetto Common Pavilions. Considerato un indiscusso maestro della fotografia contemporanea, ha esposto in molti Paesi e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha inoltre intrecciato il suo instancabile interesse per le trasformazioni del paesaggio urbano con attività seminariali, lezioni, conferenze e riflessioni scritte. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni internazionali, pubbliche e private. Nel 2023-2024 la città di Milano gli ha dedicato due grandi mostre, alla Triennale e a Palazzo Reale, con il titolo comune “Le mie città”.
This website uses cookies to ensure you get the best experience on our website
Privacy Policy