Nazim Ünal Yilmaz

Trazbon, 1981



No Man is an Island | Gabriele Grones and Nazim Ünal Yilmaz | ZⓈONAMACO MÉXICO ARTE CONTEMPORÁNEO, Mexico City MX, 8-12 Febbraio 2023

Artists: Gabriele Grones and Nazim Ünal Yilmaz
Curated by Giorgia Lucchi Boccanera and Michela Rizzo

No Man is an Island

 

“Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”

“No man is an island entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main”

John Donne

 

In occasione di ZonaMaco 2023 Boccanera Gallery (Trento/Milano) e Galleria Michela Rizzo (Venezia/Milano) intendono consolidare il loro rapporto con il Messico e aprire un nuovo capitolo attraverso una collaborazione, basata sulla stima reciproca e su una visione condivisa.

Le due gallerie sono quindi liete di presentare le opere di Gabriele Grones (Italia, 1983), rappresentato da Boccanera Gallery, e Nazim Yilmaz (Turchia, 1983), rappresentato dalla Galleria Michela Rizzo, facendo dialogare le loro poetiche all’interno dello stesso stand.

Il titolo della mostra No Man is an Island fa riferimento a un celebre testo di John Donne e vuole essere uno spunto per indagare le opere di Grones e Yilmaz, attraverso un allestimento pensato per evidenziare i rimandi tematici dei due artisti.

Nella ricerca di Gabriele Grones il soggetto umano è fondamentale. Nei suoi ritratti, l’indagine del volto è analitica e viene colta in un istante sospeso e indefinito. L’intensità dei suoi soggetti rimanda alla densità della natura umana.
I suoi ritratti non rappresentano espressioni codificate, ma piuttosto un’idea di esistenza che ci riporta all’iconicità della pittura fiamminga e della Nuova Oggettività. I dipinti di Grones nascono dal confronto di diversi scatti fotografici in pose differenti, permettendo una ricomposizione del volto attraverso un personale processo di appropriazione dell’immagine e di rielaborazione formale.

Nazim Yilmaz adotta la rappresentazione del corpo e l’indagine sull’identità umana come elemento dominante del suo lavoro.
Ritrae la verità dell’esistenza, concentrandosi sulle angosce dell’uomo contemporaneo. Arricchisce le sue composizioni anche con elementi grotteschi e dissacranti. Le figure umane raffigurate suscitano talvolta inquietudine. Sebbene le opere di Yilmaz possano apparire malinconiche a prima vista, il pittore attribuisce un significato positivo alla paura. Per lui, la paura è un mezzo per raggiungere la libertà. In effetti, il pittore turco fa eco a Kierkegaard, che definisce la paura come “possibilità di libertà”.

I paesaggi di Yilmaz, invece, ricordano talvolta le ambientazioni del realismo magico, occupando una posizione intermedia tra surrealismo e fotorealismo. I suoi dipinti sono caratterizzati dall’uso di prospettive ambigue che suggeriscono una realtà immaginaria e onirica.

Per Grones l’indagine sulla natura si sviluppa a partire dalle piante marginali, con l’obiettivo di renderle protagoniste delle sue composizioni.
Sviluppa il suo rapporto con la natura creando cicli pittorici che indagano sia le piante selvatiche che quelle coltivate negli orti botanici o addirittura nei laboratori scientifici, partendo dall’analisi iconografica della storia dell’arte per proporre una visione attenta al nostro rapporto con l’ambiente.

Mostre personali

2010 Theological Time, Mean Landscape, …, Exilegallery, Vienna 2018 Fieberblasenmond, Gallery PSM, Berlino
2017 Sibel Beauty Parlor, Sanatorium, Istanbul
2015 Hotel Principles, Funktion Room, Londra

Blue Justice, Mekan68, Vienna
2014 Self-portrait with a Gorilla, Function Room, London 2012 Waiting for the Barbarians, Pilevneli Project, Istanbul 2007 Straight, Gallery Kunstbüro, Vienna

Mostre collettive

2021 Earthly Coil, Magenta Plain, New York
NADA, with Nschotschi Haslinger, Exile Gallery, Miami

2020 Open Landscape, a cura di Angels Miralda, Tallinn Art Hall, Tallin Echo, Club Club, Vienna

2019 Zwei Alter: Jung, Galerie Crone, Berlino 2019 Absurd, Art Week Akaretler, Istanbul

Read my Lips, Club Club, Wien
2018 I can bite the hand that feeds me, Carbon12, Dubai

From outside to inside, Galerie Crone, Vienna
A Fleshly School of Poetry, curated by Daniela Brunand, KunstraumD21, Leipzig

2017 If l can ́t fuck, it is not my tradition, con Özlem Ünlü, OJ, Istanbu 2016 Moment and Movement, Akademie der bildenden Künste, Vienna 2015 o.T (ohne Titel), curated by Arne Reiman, Arp Museum, Remagen 2014 Howl, a cura di Rafet Arslan, Galerie 44A, Istanbul

2013 Transtone, with Kay Walkowiak, Krokus Gallery, Bratislava
2012 Making Normative Orders, a cura di Fanti Baum, Britta Peters e Dr. Sabina Witt, Frankfurter Kunstverein, Frankfurt
2011 Double Crescent, curated by Dan Cameron, Gallery C24, New York

Pants on Fire, con Mäds Westrup, Ve.Sch Kunstverein, Vienna Sieben Grenzgänge, Haus Wittgenstein, Vienna
Where Fire Has Struck, Depo, Istanbul
Polis-Pollis-Politics, Das Weiße Haus, Vienna

2010 Painters on the Run, a cura di Daniel Richter, Kunsthaus, Stade Vienna-Ankara, a cura di Ayse Artun, Gallery Nev, Ankara

2009 Made in Turkey, curated by Heike Steckhaus, Ernst Barlach Museum, Hamburg 2008 Mit anderem Blick, AusstellungsHalle, Francoforte

Hier Bei Uns, con Marlene Haring, Forum Stadtpark, Graz

Dear Anus, VKÖ, Vienna
2007 Georg Eisler Preis, Kunstforum BACA, Vienna

Real – Young Austrian Art, Kunsthalle Krems
2006 Basecamp2, Kunsthaus Merano
2005 New Suggestions – New Propositions, a cura di Beral Madra, Gallery Borusan, Istanbul

Nasce a Trazbon, Turchia, 1981.

Vive e lavora a Vienna.

Studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Eskisehir, ma viene espulso per aver fondato un movimento di militanza LGBTQ. Si trasferisce aVienna dopo essere entrato all’Accademia di Belle Arti, dove si laureanella classe di Daniel Richter, di cui ne diventa assistente.

La sua ricerca si pone a cavallo tra coscienza e incoscienza, spontaneitàe considerazione, relazione ed emozione, spazio pubblico e privato. Lequestioni di genere, la libertà personale e le tematiche queer vengonocalate in atmosfere oniriche, in cui c’è una forte presenza di elementidisturbanti e talvolta inquietanti. Yilmaz invita lo spettatore a partecipareattivamente all’esperienza del dipinto, liberandolo dal ruolo abituale didestinatario passivo e stimolando a decodificare la composizione.

Tra le sue mostre personali ricordiamo: Theological Time, MeanLandscape, Gallery Exile, Vienna (2020); Fieberblasenmond, GalleriaPSM, Berlino (2018); Sibel Beauty Parlor, Sanatorium, Istanbul (2017);Hotel Principles, Funktion Room, Londra (2015). Yilmaz èstato inoltrepresentato in diverse mostre in importanti gallerie e musei, tra cui OpenLandscape, a cura di Angels Miralda, presso Tallinn Art Hall, Tallinn(2020) e Making Normative Orders, a cura di Fanti Baum, Britta Peters eDr. Sabina Witt, presso Frankfurter Kunstverein, Francoforte (2012).

Pubblicazioni

– Theological Time, Mean Landscape, Circumcision Throne, Burping Bird, Auto-censure, Nose as a Walking Stick, Tare, Nite Smoking, W15, Measuring the Corner, Dolphin with the Woman and The Big Fish, Small Fish. Angels Miralda, Necmi Sönmez. 2021 PamPam Publishing, Berlin ISBN : 978 3 200 07378 4

– Olev Subbi: Landscapes from the End of Times, Àngels Miralda, Jurriaan Benschop, 2020 Publisher Lugemik & Tallinn Art Hall, 2020 ISBN994973813X, 9789949738137
– Demonstrationen : Vom Werden normativer Ordnungen – Publikation zur Ausstellung im Frankfurter Kunstverein 2012, ISBN 10: 3869842881 / ISBN 13: 9783869842882 Verlag: Nürnberg: Verlag für Moderne Kunst.

– Sibel Beauty Parlor, William J. Simmons, Sanatorium, 2017

– o.T. (ohne Titel) — Stipendiatinnen und Stipendiaten 2014 des Künstlerhauses Schloss Balmoral, Arne Reimann, 2015 Salon Verlag, ISBN13: 978-3-89770-453-4
– Hotel Principles: text by Anthony Auerbach, Published by Vargas Organisation, 2016 London ISBN 9780956194787

– Painters on the run: Daniel Richter, Sven Nommensen, Publisher Stadt Stade, 2010 ISBN 3938528079,9783938528075
– Made in Turkey, Heike Stockhaus, Ernst Barlach Museumsgesellschaft Hamburg, 2008 ISBN 3 930100 24 X