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Malta, 1987
14 Giugno - 1 Agosto 2020
Opening su invito, con prenotazione obbligatoria: sabato 13 giugno 2020 dalle ore 11.00 alle ore 21.00
Finalmente sabato 13 giugno inauguriamo la nuova mostra Assembramenti, simbolo della ripartenza dopo mesi di lutto e di lockdown che hanno segnato profondamente tutti noi.
Un’esposizione anomala per la Galleria Michela Rizzo poiché, per la prima volta nella sua storia, propone nei propri spazi una collettiva con più di 30 artisti. Un vero e proprio affollamento di opere che vogliono rappresentare ricchezza emotiva e voglia di tornare a lavorare e riprendere i discorsi interrotti.Abbiamo riunito il lavoro di artisti coi quali collaboriamo da tempo e con cui abbiamo condiviso bellissimi momenti, e inserito qualche nuovo arrivo... l’auspicio è che questa reunion porti a tutti una sferzata di energia e una ventata di ottimismo!
La mostra si sviluppa attraverso un percorso variegato ed eterogeneo nel quale realtà artistiche differenti sono poste in dialogo e in confronto fra loro. Passando attraverso tutti i medium, dal disegno alla pittura, dalla scultura alla fotografia e dal video all’installazione, Assembramenti intende accogliere, all’interno di uno spazio articolato come quello dell’ex birrificio della Giudecca, un raggruppamento di opere esposte, per innalzare lo spirito e regalarci positività. È anche sulla forza dei contrasti e delle diversità che si vuole colpire e sorprendere, cominciando dalla pittura, talvolta leggera e sottile, come nelle opere su carta di Riccardo Guarneri, o nei paesaggi astratti di Saverio Rampin, talvolta più espressionista e decisa come quella di Sophie Westerlind. Frecce distribuite nello spazio, quasi a volerci indicare il percorso della mostra, The mesmerizing trinities of Kayem (from LS) di Lucio Pozzi. Forme sottili e semplici si delineano dalla mano di Giorgia Fincato sottili fili che diventano labirintiche mappe del nostro passaggio, nelle grandi carte di Mariateresa Sartori.Paesaggi mutati, attraversati, percorsi, ritratti, studiati, modificati nelle opere di Antonio Rovaldi, Francesco Jodice, Ryts Monet, Michael Hoepfner, Hamish Fulton. Osservare, spostarsi e creare diventano azioni complementari; materia, fotografie e sculture raccontano di un vissuto di cui l’oggetto artistico è appendice dell’esperienza. Le opere parlano della natura nelle sue più ampie forme: ostile e in perenne lotta con l’uomo nei light box di Andrea Mastrovito - per la prima volta in mostra negli spazi della GMR - o nell’uso che ne fa Silvano Tessarollo, dove la ritroviamo materia stessa del quadro, composto infatti da erba, terra, e acqua, lavori attraverso cui l’artista ci trasmette la transitorietà e caducità delle cose. E poi il ritorno ai temi concreti e fondanti dell’umanità e della società moderna con Antoni Muntadas: la globalizzazione, il capitalismo transnazionale, l’interconnessione delle mondo che passa anche dalla attraverso parola. Distribuite nello spazio le opere di Silvano Rubino, artista che usualmente esplora ambiti diversi - dalla fotografia, alla pittura, dalle installazioni ai video - presenta delle opere in vetro, dove alla poesia coniuga una visione concettuale.
Matthew Attard (Malta, 1987).
Artista maltese, attualmente di base a Edimburgo dove sta svolgendo un programma di Dottorato di Ricerca all’Edinburgh College of Art, finanziato dal programma Malta Arts Scholarship Scheme.
Nel 2018 ha concluso il master di ricerca all’interno del Dipartimento di Studi sull’Arte Digitale di Malta, dove ha iniziato a utilizzare e ad approfondire lo strumento denominato eye tracker, che si rivelerà molto prezioso per lo sviluppo della sua peculiare pratica artistica.
Nel 2009 si è trasferito a Venezia dove ha lavorato presso la Peggy Guggenheim Collection, il Padiglione Americano della Biennale e la Galleria Michela Rizzo. Due anni dopo ha vinto il bando per una residenza artistica a Forte Marghera, luogo divenuto nuovo punto di partenza per la sua ricerca riguardante il disegno e la percezione. Tra il 2012 e il 2014 ha avuto la possibilità di esporre le sue opere a Venezia, Londra, Beijin e Los Angeles.
Nel 2014 la Galleria Michela Rizzo ha allestito una mostra dell’artista insieme alle opere di Rashad Alakbarov intitolata In Between/Viewpoints. Nello stesso anno ha tenuto mostre a Bruxelles, You are a Poser! e a Bergamo, We are All Posers.
Nel 2017 è stato selezionato per la terza edizione della Biennale Le latitudini dell’Arte che ha avuto luogo a Palazzo Ducale a Genova ed è stata curata da Virginia Mastroverde.
Nel 2018 si è aggiudicato il premio Euromobil dedicato ai giovani under 30, nell’ambito di Arte Fiera Bologna.
Nel 2019 è ritornato a Los Angeles prendendo parte, per la terza volta, alla mostra Ten Artists to watch al LACMA, Los Angeles Centre for Digital Arts; nello stesso anno ha partecipato, presso la Galleria Michela Rizzo, alla collettiva Soglie e Limiti, curata da Elena Forin, è stato invitato a prendere parte alla Contemporary Istanbul Art Fair e ha partecipato a Artissima telephone, un progetto curato da Ilaria Bonacossa negli spazi OGR a Torino, in concomitanza con la fiera di arte contemporanea. In relazione al suo studio del disegno tramite “eye drawing”, importante per approfondire questa pratica è stata la recente mostra Dinamogrammi - Corpo_Mente_Immaginario_Ideologia_Desiderio, alla Galleria Michela Rizzo (07.12.2019 – 01.02.2020), all’interno della quale sono state esposte opere in cui è possibile vedere materialmente gli effetti del tracciamento oculare, della pittura visiva, che ricrea, registrando in tempo reale, il tracciato dell’occhio durante la visione. Questa serie di opere è accompagnata ad altre create dall’artista stesso, insieme a quelle di vari artisti che si cimentano nella dimensione dell’iconico-aniconico, nella contrapposizione e convivenza tra semantico e asemantico, riconducendo così il tema della mostra al percorso performativo che gli artisti affrontano per la creazione dei loro lavori.
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