Milano,1935
La Galleria Michela Rizzo è lieta di presentare Overlaps, la quarta mostra personale dell’artista Lucio Pozzi, che inaugura venerdì 27 settembre alle ore 18:00 nello spazio di Mestre.
Lucio Pozzi, artista italo-americano di fama internazionale, nato a Milano nel 1935, ha segnato il panorama dell'arte contemporanea con una carriera che si estende per oltre cinquant'anni. Conosciuto per la sua incessante sperimentazione, Pozzi ha esplorato una vasta gamma di discipline artistiche, incluse pittura, scultura, video, performance e installazioni.
Figura poliedrica, ha sfidato i canoni dell'arte concettuale e analitica della sua epoca, trasformandoli in un punto di partenza piuttosto che in un punto d'arrivo. La sua ricerca dell'ispirazione lo porta a passare costantemente tra diverse modalità creative. La coerenza di stile e significato nelle sue opere non segue una formula prestabilita, ma emerge spontaneamente attraverso la sua pratica artistica. In questo contesto, la serie degli Overlaps rappresenta una delle sue espressioni più emblematiche e concettualmente ricche.
Gli Overlaps sono composizioni pittoriche in cui Pozzi sovrappone diversi reticoli, creando opere che invitano lo spettatore a confrontarsi con complessità visive e concettuali. Questa serie sfida le convenzioni tradizionali di tempo e spazio nella pittura, stimolando una riflessione sulla simultaneità delle esperienze visive e sulla natura della percezione. Attraverso la sovrapposizione di svariati elementi visivi, queste opere esplorano come memoria, identità ed esperienza siano costruite e stratificate nel tempo.
Nella sua pittura, Pozzi unisce elementi astratti e figurativi, spesso utilizzando una giustapposizione di colori, forme e tissure che sembra mettere in discussione l'ordine logico o sequenziale.
Al centro del lavoro di Pozzi c'è “il Gioco dell’Inventario”, una Ars Combinatoria applicata all’arte, ovvero l’esplorazione dei fondamenti dell’arte e della pittura attraverso una pratica che sfrutta le sue potenzialità inesauribili.
Utilizzando elementi basilari come la dualità, il togliere e il mettere, il sopra e il sotto, i quattro colori fondamentali, la forza di gravità, Pozzi crea una gamma infinita di segni, forme e combinazioni.
« Gli Overlap Paintings nacquero come spesso mi succede, per non buttar via del colore preparato in eccesso per altre cose, poi si sono sviluppati in un gruppo autonomo che mi permette mille esplorazioni. Sono dipinti con colori vinilici o acrilici che asciugano presto e non si sciolgono quando ci applichi sopra un altro strato. Overlap significa sovrapposizione. Procedo senza schema prestabilito dipingendo una griglia improvvisata sopra l’altra. »
Lucio Pozzi
Lucio Pozzi (Milano, 1935), dopo aver vissuto alcuni anni a Roma, dove studiava architettura, va negli Stati Uniti nel 1962 come ospite del Seminario Internazionale di Harvard. Si trasferisce poi a New York, prendendo la cittadinanza Americana. Ora divide il suo tempo fra Hudson, cittadina a nord di New York, e Valeggio sul Mincio, borgo situato fra Mantova e Verona.
Nel 1978 Il Museum of Modern Art gli dedica una delle prime mostre personali della serie Projects Video. Ha insegnato alla Cooper Union, al master di scultura della Yale University, alla Princeton University, al Maryland Institute of Art, all’accademia di Brera. Fa parte della facoltà della School of Visual Arts di New York. Il suo lavoro è stato presentato a Documenta 6 (1977) e nel padiglione Americano della Biennale di Venezia (1980). La sua arte è inclusa nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art e molte altre collezioni pubbliche e private.
Pozzi è un artista segretamente sovversivo. Usa l’Arte Concettuale come punto di partenza per mettere in discussione i presupposti dell’arte e andare in cerca dell’intensità e dell’ispirazione in una struttura di continuo avvicendamento di esperienze artistiche differenziate. Pensa che la coerenza di stile e significato non dipendano dalle formule ma si rivelino senza calcoli preliminari nella pratica dell’artista. La sua pratica è organizzata secondo certi princìpi - schemi, mappe, liste - che poi sempre vengono trasformati in mere probabilità eterogenee.
La Galleria Michela Rizzo collabora ormai da diversi anni con Lucio Pozzi. Nel 2018 la galleria ha ospitato la collettiva Due o Tre Dimensioni Infinite, curata da Davide Ferri, in cui sono stati allestiti i Level Group Paintings di Lucio Pozzi, coppie di dipinti appesi alla stessa altezza che si attivano per via dei loro dualismi: pennellate verticali e orizzontali, spessori delle superfici diversi, differenze di peso.
This website uses cookies to ensure you get the best experience on our website
Privacy Policy