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Palermo, 1950
Money Money Money
Denaro, valore, speculazione
Nanni Balestrini, Francesco Jodice, Andrea Mastrovito, Fabio Mauri, Antoni Muntadas, Cesare Pietroiusti, Lucio Pozzi, Aldo Runfola e Ryts Monet
A cura di Elena Forin
3 febbraio 2021 - 13 marzo 2021
Mar - Sab | 11.00 - 18.00
La Galleria Michela Rizzo inizia il percorso espositivo del 2021 misurandosi con il concetto di ‘valore’ e ni di costo.
A intersecare il ragionamento sull’opera e il suo valore è anche Cesare Pietroiusti che con Mangiare denaro - un’asta/Eating Money - an Auction, ideata e realizzata con Paul Griffiths, e in
generale con il ciclo Paradoxycal Economies, si sofferma su possibilità e varianti del tema dello scambio. La performance, svoltasi nel 2005 in Viafarini a Milano, metteva in scena un’asta in cui gli avventori potevano offrire una cifra corrispondente alla somma di due banconote (ad esempio 20€+10€, o 200€ e 100€ come nel caso di chi si era aggiudicato l’asta a Milano) e al miglior offerente spettava la vincita, ovvero la restituzione delle due banconote dopo essere state ingerite ed evacuate dagli artisti, unitamente a un certificato. Il denaro, in questa prospettiva, da semplice strumento/elemento di transazione diviene parte cruciale del processo artistico, facendo letteralmente coincidere l’azione con la sua dimensione economica: la pratica creativa, il valore dell’operazione, il senso stesso dello scambio e la dinamica dell’accordo sono integrati in un unico procedimento, attivato da un desiderio anch’esso sfaccettato, e che in questo caso ha a che fare con gioco, competizione, produzione, possesso, autenticità e acquisizione.
Il percorso costruito attraverso queste e altre opere degli autori menzionati, auspica una riconsiderazione del concetto di ‘valore’ a partire dagli innumerevoli fattori che queste straordinarie visioni fanno emergere. Le riflessioni spesso nascoste, latenti o invisibili nella gestione quotidiana del denaro, le forme di attenzione nei confronti di elementi spesso ritenuti neutrali, insieme a modalità di ricerca capaci di attivare una reciproca consapevolezza tra l’individuo e il sistema, costituiscono alcune delle azioni e strategie di Money Money Money. Un avvertimento, elaborato tramite l’arte visiva, per farci riflettere sui pericoli che si insinuano nella superficialità, spesso ingenua, con cui affrontiamo ogni giorno il tema del denaro.
Un ringraziamento speciale a Simone Frittelli.
Aldo Runfola è nato a Palermo nel 1950 e vive e lavora a Berlino.
La sua presenza nel panorama artistico contemporaneo è emblematica, silenziosa e quasi clandestina. Si distingue per un approccio poliedrico che spazia tra varie discipline, con un focus particolare sul video, unendo narrazione e riflessione. Radicale e singolare, Runfola è uno degli artisti iconoclasti che continua a interrogarsi e sperimentare sulle proprie pratiche artistiche. Il suo lavoro è un costante tentativo di conciliare il desiderio di salvare tanto l'arte quanto il mondo. Un'impresa ambiziosa, che però lui affronta amplificando le tensioni e analizzando minuziosamente il linguaggio visivo delle sue opere, fino a sviluppare una teoria sul senso della realtà.
Tra le mostre personali più significative ricordiamo: The Last Wall, Goethe-Institut di Roma, 2023; Aldo Runfola, a cura di Matteo Bergamini, Galleria Michela Rizzo, Venezia, 2018; The Last Wall, Fondazione Fabbrica del Cioccolato, Blenio (CH), 2018; Eventi, Galleria Michela Rizzo, 2014; Jukebox, scultura performativa, Georg Kolbe Museum, Berlin, 2011; After Rembrandt, Zwinger Galerie, Berlino, 2010; Destino e Perfezione, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Galleria Pack, Milano, 2009; The trilogy, Play Gallery, Berlino, 2005; Welcome-Goodbye, a cura di Martina Cavallarin, Galleria Michela Rizzo, Venezia, 2004.
Nel 2020 ha preso parte alla collettiva Assembramenti, mentre l’anno successivo ha partecipato a Money Money Money – Denaro, valore, speculazione, a cura di Elena Forin, presso la Galleria Michela Rizzo. Nel 2009 ha esposto alla collettiva Miscellanea alla Zwinger Galerie di Berlino, e nel 2008 le sue opere sono state incluse in importanti eventi come il Trieste Film Festival e il progetto curato da Paolo Toffolutti Mettete dei video nei vostri cannoni a Udine. Tra i festival internazionali a cui ha preso parte, spiccano il Fajr Festival di Teheran e il Festival Internazionale di Locarno, dove nel 2006 ha presentato un’opera video nella sezione Play Forward.
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