Francesco Jodice
Forte del Gavi, Gavi (AL)
Dal 30 maggio al 7 settembre 2019
Il Corsaro Nero e la vendetta del Gavi nasce da un anno di ricerca di Francesco Jodice sul paesaggio, la storia culturale e sociale del Gavi. Jodice, artista e fotografo, le cui opere sono presenti in importanti collezioni museali internazionali e il cui lavoro è stato presentato in numerose Biennali, spinge la sua ricerca fotografica a uscire dalla pura rappresentazione e documentazione. Il risultato è un processo in cui le immagini e le storie evocate si articolano in forma dialogica, raccontando i luoghi, il loro passato e i loro elementi distintivi.
Per questa mostra Jodice ha fotografato le architetture, i paesaggi, i monumenti, le colline e le cantine, indagando gli aneddoti vernacolari e i personaggi che hanno segnato la storia del Gavi e di Novi Ligure. Nelle sue ricerche l’artista si è imbattuto nel lavoro di Angelo Francesco Lavagnino (Genova 1909 – Gavi 1987), un importante compositore classico, tra i padri della colonna sonora del cinema italiano, che ha scelto Gavi come sua terra d’elezione. Lavagnino lavorò tra la fine degli anni cinquanta e gli anni settanta a centinaia di colonne sonore originali, tra cui l’Otello di Orson Welles, oltre a moltissimi B-movies del cinema popolare italiano, quali Ercole contro i tiranni di Babilonia, Maciste contro il vampiro, Gungala, la vergine della giungla, e molti altri, senza mai lasciare Gavi: un Salgari del mondo della musica.
Le opere di Francesco Jodice – bassorilievi nati dall’inaspettata fusione tra le fotografie di paesaggio scattate dall’artista per questo progetto e i protagonisti delle locandine dei film musicati da Lavagnino – sono il risultato della sovrapposizione di due mondi: uno reale, l’altro fantastico. Nel loro insieme sembrano trasformare il Gavi nel set immaginario di un film popolato da cowboy, vampiri, pirati, figure mitologiche e donne seducenti. Jodice, attraverso un’operazione di collage pop e low-fi, trasfigura i castelli, le valli, le montagne e le cascate del Gavi in luoghi onirici e indimenticabili. Giocando con il kitsch mette in scena questi personaggi cult in luoghi “altri”, alterandone il contesto, per trasformare la fotografia in uno strumento contemporaneo di narrazione multidisciplinare. Il risultato sono nove fotografie-sculture di grande formato, collages tridimensionali nati dall’unione concettuale tra il paesaggio e figure di fantasia, ma sono anche una tappa del lungo processo di riflessione che Jodice conduce da anni sulla natura e il senso della storia delle immagini, delle influenze e delle osmosi tra l’oggetto-fotografia e la società in cui viene prodotta come dispositivo e apparato culturale.
Il titolo del progetto apre ironicamente alle immagini fantastiche protagoniste del cinema italiano del dopoguerra al cui successo contribuì grandemente il lavoro di Lavagnino. Il Corsaro Nero e la vendetta del Gavi si compone di una mostra fotografica creata per e con il Forte di Gavi Polo Museale del Piemonte, una performance musicale – nata dall’interesse di Jodice per le musiche di Lavagnino, che lo hanno portato ad attivare una collaborazione con il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e il Corpo musicale “Romualdo Marenco” di Novi Ligure composto da 45 elementi – e un’installazione presso l’azienda agricola La Raia, sede di Fondazione La Raia. La performance musicale si svolgerà il giorno dell’inaugurazione a La Raia riportando le musiche de Gli specialisti (1969, regia di Sergio Corbucci) e La morte viene dal pianeta Aytin (1967, regia di Antonio Margheriti) nel paesaggio del Gavi. La trascrizione delle partiture è stata curata dal Maestro Pietro Leveratto sotto la direzione del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova.